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Le tre Pietà di Michelangelo. Non vi si pensa quanto sangue costa
ENG – On the occasion of the meeting “Mediterranean frontier of peace 2022″, which will bring together the Bishops and Mayors of the Mediterranean in Florence and which will also be attended by Pope Francis, the exhibition LE TRE PIETÀ DI MICHELANGELO. Non vi si pensa quanto sangue costa will open to the public in the Museo dell’Opera del Duomo. For the first time, an exhibition compares the original of the Bandini Pietà, which has recently been restored, and the casts of the Vatican Pietà and of the Rondanini Pietà from the Vatican Museums.
Placed next to each other, the three Pietà will offer the public the opportunity to see the evolution of Michelangelo’s art as well as his spiritual maturation during his lifetime.
It is a journey of more than fifty years, which leads from the ambition of the young man who carved his name on the chest of the Madonna of the Vatican version, to the personal identification of the elderly artist. Near his death, Michelangelo meditated deeply on the Passion of Christ, as he himself made it clear in a contemporary drawing of the Pietà, donated to the Marquise of Pescara Vittoria Colonna, where he wrote Dante’s famous sentence: “One doesn’t think how much blood it costs” (Paradiso XXIX, 91). The sublime result of this spiritual meditation was the execution of the Rondanini Pietà, whose extreme beauty shines in the sunset of the figure.
ITA – In occasione dell’incontro “Mediterraneo frontiera di pace 2022”, che vedrà riunirsi i Vescovi e i Sindaci del Mediterraneo a Firenze e a cui interverrà anche Papa Francesco, si aprirà al pubblico nel Museo dell’Opera del Duomo la mostra: LE TRE PIETÀ DI MICHELANGELO. Non vi si pensa quanto sangue costa. Per la prima volta un’esposizione mette a confronto, vicina l’una all’altra, nella sala della Tribuna di Michelangelo del Museo, l’originale della Pietà Bandini, di cui è da poco terminato il restauro, e i calchi della Pietà Vaticana e della Pietà Rondanini provenienti dai Musei Vaticani.
Collocate una vicina all’altra, le tre Pietà offriranno l’opportunità al pubblico di vedere l’evoluzione dell’arte di Michelangelo nonché la sua maturazione spirituale, dalla prima giovinezza – quando a Roma scolpì per la Cappella dei Re di Francia nell’antica San Pietro l’opera ora nella navata laterale nord della Basilica – alla sua ultima stagione, quando, ormai vecchio, mise mano alla Pietàoggi a Firenze e poi alla Pietà Rondanini conservata a Milano.
Si tratta di un percorso lungo più di cinquant’anni, che conduce dall’ambizione del giovane che scolpì il proprio nome sul petto della Madonna della versione vaticana, dell’immedesimazione personale dell’anziano artista, che in quella del Museo dell’Opera raffigura se stesso nelle sembianze di Nicodemo. Vicino alla propria morte, Michelangelo meditava profondamente sulla Passione di Cristo, come egli stesso fece capire in un coevo disegno della Pietà, donato alla marchesa di Pescara Vittoria Colonna, dove scrisse la frase dantesca: “Non vi si pensa quanto sangue costa” (Paradiso XXIX, 91). Risultato sublime di questa meditazione spirituale fu l’esecuzione della Pietà Rondanini, la cui estrema bellezza rifulge nel tramonto della figura.